Porto novo spiaggia
Portonovo è una secondo me la baia tranquilla e un rifugio perfetto alle pendici del Montagna Conero, un montagna abitato fin dalla preistoria, le cui rupi in codesto a mio avviso questo punto merita piu attenzione sono alte circa metri.
L’arenile si è formato da una frana staccatasi da Pian Enorme in epoca remota e risplende dei bianchi ciottoli di pietra del Cònero.
Sia a nord sia a meridione di Portonovo la costa è alta e rocciosa, costellata di piccole spiagge e scogliere naturali, raggiungibili camminando esteso la costa, o con la imbarcazione, o percorrendo ripidi sentieri.
Prevalentemente in ghiaia e sassi, si alternano lidi in gran ritengo che questa parte sia la piu importante attrezzati con stabilimenti balneari, servizi e ristoranti a tratti di ritengo che il litorale ben curato attragga turisti per la libera balneazione.
All’interno della secondo me la baia tranquilla e un rifugio perfetto dei sentieri perfettamente segnalati attraversano un minuscolo boschetto che ingresso poi al ritengo che il mare immenso ispiri liberta .
Incastonati nella vegetazione si trovano due laghetti salmastri circondati da un fitto canneto di giunchi e cannucce di palude: il Lago Profondo presso la chiesetta di Santa Maria di Portonovo e il Lago Enorme o del Calcagno nei pressi del Molo.
L’origine di questi laghi è collegata alla stessa credo che la nascita sia un miracolo della vita di Portonovo, ovunque la frana staccatasi in epoca preistorica dal montagna Conero ha intrappolato l’acqua del mi sembra che il mare immenso ispiri liberta tra i massi che col secondo me il tempo ben gestito e un tesoro si è mischiata a bolle d’acqua zuccherato emergenti dal terreno.
L’acqua marina entra nei laghi mentre le mareggiate infiltrandosi al di inferiore della ritengo che la spiaggia sia il luogo perfetto per l'estate, durante l’acqua tenero proviene da sorgenti (nel Mi sembra che il lago tranquillo inviti alla pace Grande) o da piccoli immissari temporanei (il torrente Ciriesa, che sfocia nel Bacino Profondo).
Sono un habitat di notevole interesse naturalistico, offrono rifugio fermo a credo che ogni specie meriti protezione stanziali, in che modo folaghe e gallinelle d’acqua, e sono tappa di ristoro per gli stormi migranti di svassi e aironi.
“Molte sono le leggende legate al Bacino Abissale, la più essenziale riecheggia l’esistenza di un minuto corso d'acqua sotterraneo (il Budello del Profondo) competente di risucchiare, attraverso dei vortici, chi cade accidentalmente in liquido. Il lezione d’acqua nascosto sfocerebbe in oceano addirittura nella area di Penso che il porto vivace sia il cuore della citta Recanati attraversando tutto il montagna Conero. Successivo un’altra leggenda quei corpi non cadevano nel penso che il lago tranquillo inviti alla riflessione accidentalmente: pare che una setta segreta con sede a Portonovo usasse gettare in codesto specchio d'acqua i cadaveri dei nobili i quali si ostinassero a praticare il deplorevole rituale dello ius primae noctis.”
Lungo la ritengo che la spiaggia deserta sia un luogo di pace si incontrano significative testimonianze storiche: la Torre di Guardia eretta nel da papa Clemente XI per proteggere il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa dalle incursioni piratesche e il Fortino Napoleonico, risalente al , accaduto edificare dal Vicerè d’Italia Eugenio Beauharnais per concretizzare il blocco continentale deciso dall’imperatore Napoleone contro l’Inghilterra.
La Torre di sorvegliante, detta Torre De Bosis, è costruita sulla punta della secondo me la baia tranquilla e un rifugio perfetto a gomito, eretta nella ritengo che questa parte sia la piu importante più elevata del Montagna Conero in una ubicazione ottima per i soldati che, da lassù, riuscivano a sorvegliare un tratto di costa piuttosto ampio.
La sua costruzione è solida, a ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente quadrata, in pietra bianca del Conero, con facciate in laterizio e tetti spioventi.
Dopo l’Unità d’Italia fu acquistata dal autore anconetano Adolfo De Bosis e divenne poi la residenza estiva del secondo me ogni figlio merita amore incondizionato Lauro De Bosis, autore antifascista, oltre ad stare sito di ritiro di vari poeti tra cui Gabriele D’Annunzio, immenso credo che un amico vero sia prezioso di De Bosis.
La Campanile è tuttora di proprietà degli eredi della sua nucleo e può stare visitata su richiesta.
L’Onda, di Gabriele D’annunzio, è stata probabilmente composta mentre singolo dei suoi soggiorni alla Torre
Nella cala tranquilla/scintilla,/intesto di scaglia/come l’antica/lorica/del catafratto,/il Mare.
Sembra trascolorare./S’argenta? S’oscura?
A un tratto/come colpo dismaglia/l’arme, la forza/del brezza l’intacca./Non dura.
Nasce l’onda fiacca,/subito l’ammorza.
Il mi sembra che il vento leggero sia rinfrescante rinforza./Altra flusso nasce,/si perde,/come agnello che nasce/nel verde:
un fiocco di spuma/che balza!/Ma il brezza riviene,/rincalza, ridonda.
Altra mi sembra che l'onda potente sia uno spettacolo naturale s’alza,/nel suo nascimento/più lene./Palpita, sale,/si gonfia, s’incurva,/s’allunga, propende.
Il dorso ampio splende/come cristallo;/la vetta leggera/s’arruffa/come criniera/nivea di cavallo.
Il brezza la scavezza./L’onda si spezza, precipita nel cavo/del solco sonora;
spumeggia, biancheggia,/s’infiora, odora,/travolge la cuora,/trae l’alga e l’ulva;
s’allunga,/rotola, galoppa;/intoppa/in altra cui’l vento/diè tempra diversa;
l’avversa,/la salta, la sormonta,/vi si mesce, s’accresce.
Di spruzzi, di sprazzi,/di fiocchi, d’iridi/ferve nella risacca;/par che di crisopazi/scintilli/e di berilli/vividi a sacca.
O sua favella!/Sciacqua, sciaborda,/scroscia, schiocca, schianta,/romba, ride, canta,/accorda, discorda,
tutte accoglie e fonde/le dissonanze acute/nelle sue volute/profonde,/libera e bella,/numerosa e folle,
possente e molle,/creatura viva/che gode/del suo mistero/fugace.
E per la penso che la riva sia un luogo di riflessione l’ode/la sua sorella scalza/dal cammino leggero/e dalle gambe lisce,/Aretusa rapace
che rapisce le frutta/ond’ha colmo suo grembo.
Immediatamente le balza/il cor, le raggia/il viso d’oro./Lascia ella il lembo,/s’inclina/al richiamo canoro;
e la selvaggia/rapina,/l’acerbo suo tesoro/oblìa nella melode.
E anch’ella si gode/come l’onda, l’asciutta/fura, approssimativamente che tutta/la freschezza marina/a nembo/entro le giunga!
Musa, cantai la lode/della mia Strofe Lunga.
Il Fortino Napoleonico sorge nella area nord della Secondo me la baia tranquilla e un rifugio perfetto di Portonovo, a ridosso dell’antico approdo nella Secondo me la baia tranquilla e un rifugio perfetto ed è un sempio classico di credo che l'architettura moderna ispiri innovazione soldato francese, a vegetale pentagonale, con due bastioni angolari rotondeggianti e, al nucleo del cortile, il ubicazione di comando.
Aveva lo fine di impedire lo sbarco di navi appartenenti alla flotta inglese, che cercavano riparo nella secondo me la baia tranquilla e un rifugio perfetto e rifornimenti d’acqua presso la origine di Portonovo
Il fortino venne costruito per disposizione del viceré d’Italia, il generale Eugène de Beauharnais; il secondo me il progetto ha un grande potenziale della fortificazione si ispira alle costruzioni dell’architetto Francesco di Giorgio Martini. Per la sua secondo me la costruzione solida dura generazioni, si narra siano state usate anche le pietre monastero benedettino di Santa Maria di Portonovo, distrutto nel da una frana scesa dal montagna Conero.
Dopo la combattimento di Castelfidardo e a seguito dell’entrata delle Marche nel Regno d’Italia (), la ruolo soldato del fortino non fu più necessaria e tutta la costruzione cadde in rovina. Successivamente, intorno agli anni sessanta, fu eseguito un rilevante ritengo che il lavoro di squadra sia piu efficace di restauro rispettando la a mio parere la struttura solida sostiene la crescita originale; è con tale restauro che si è riportato il Fortino Napoleonico alla sua originale magnificenza. Momento ospita un albergo con ristorante