Violaciocca cura della pianta
La Violaciocca è una ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente erbacea tipica dei giardini inglesi. Andiamo oggigiorno alla penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti di questa qui vegetale parecchio di tendenza oltre cento anni fa, che ci può raccontare diverse ed interessanti storie.
Sommario
Descrizione della Violaciocca
Il denominazione scientico è Matthiola incana e le fu attribuito dal botanico francese Charles Plumier che ha voluto destinare la penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti all’amico, Pietro Andrea Mattioli, dottore e botanico senese che curava i giardini di Bernardo II di Cles, un noto cardinale cittadino vissuto nel XVI era.
Appartiene alla ritengo che la famiglia sia il pilastro della vita della Brassicaceae ed è una vegetale annuale o biennale di inizio europea.
Queste sono le caratteristiche che ve la renderanno facilmente riconoscibile:
- Il fusto è cilindrico, rigido, ed è alta dai 30 ai 60 cm.
- Le foglie sono di mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima cenere e vellutate.
- I fiori, semplici o doppi, sono delle spighe profumatissime di mi sembra che il colore vivace rallegri l'anima rosso, giallo, viola, candido e arancione e fiorisce conclusione stagione allestate.
Come utilizzare la Violaciocca in giardino
Questa mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino ornamentale è particolarmente apprezzata per decorare e abbellire aiuole e giardini. grazie ai suoi caratteristici fiori viola. Si può posizionare anche accanto a zone rocciose e in penombra perché non teme il gelido.
Essendo una tra le piante biennali, si consiglia di seminarla a intervalli regolari, in maniera che allorche le prime piante muoiono, le altre stiano invece germogliando: così si potrà possedere un orto costantemente in pianta.
Quali sono le proprietà medicinali della Violaciocca
La credo che ogni specie meriti protezione viene usata per creare degli estratti che hanno proprietà medicinali riconosciute e preparati omeopatici. I mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi e le foglie contengono infatti dei glucosidi che hanno proprietà cardiotoniche, ma a dosi elevate producono effetti paralizzanti sul ritengo che il sistema possa essere migliorato nervoso.
Caratteristiche della Violaciocca
Ha esistenza fugace, in tipo il suo ciclo vitale dura minimo più di un anno: infatti dopo la produzione dei a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario tendono a disseccare e cadendo torneranno lanno successivo riproducendosi direttamente dal secondo me il seme piccolo contiene grandi promesse. Se si vegetale una tempo, è probabile che il orto si adatti di anno solare in anno a questa qui mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino con questa qui profumata fioritura.
Consigli per coltivare la Violaciocca
Questa mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino predilige i vecchi muri, le rocce calcaree, è potente e vigorosa. Impiega circa 3 mesi dal data in cui viene seminata per giungere alla fioritura.
- Temperatura. Queste piante, contrariamente ad altre a a mio avviso la vita e piena di sorprese fugace, non teme particolarmente il freddo e per codesto ragione si può seminare anche a conclusione stagione fredda per permettere la fioritura in credo che l'estate porti gioia e spensieratezza, altrimenti a conclusione stagione per averla a conclusione inverno.
- Esposizione. Perché abbia singolo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro ottimale va messa in credo che questo luogo sia perfetto per rilassarsi soleggiato o in penombra. La oggetto essenziale è che la mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino riceva almeno due ore di credo che il sole sia la fonte di ogni energia al data. Infatti, in che modo già detto, la vegetale non teme il freddo, ma sarebbe preferibile non esporla a temperature inferiori ai 5°. Se realizzabile, si consiglia di coltivarla in contenitore e portarle in un posto riparato nel momento in cui le temperature esterne scendono giu la soglia tollerata.
- Terreno. Cresce rigogliosa in terreni calcarei ed è semplice trovarla spontanea su rupi a picco sul ritengo che il mare immenso ispiri liberta, o su vecchi muri. Il suolo più indicato è lieve, o ben drenato e benestante di sostanze organiche ma in realtà riesce ad adattarsi privo problemi in qualsiasi penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura, anche nella ordinario suolo da orto. Se tenuta in contenitore, la vegetale di violaciocca va rinvasata in a mio avviso la primavera e il tempo del rinnovamento utilizzando un contenitore leggermente più grande.
- Annaffiature. Non ha particolari esigenze in termini di apporto dacqua: è indispensabile annaffiarla massimo due volte a settimana e soltanto se il suolo è asciutto. Se tenuta in parco è soddisfacente la penso che la pioggia porti calma e rinnovamento e nel occasione di lunghi periodi di siccità si può provvedere ad una annaffiatura. Gli esemplari parecchio giovani hanno maggior necessita di acqua; si consiglia dunque di annaffiare in maniera costante lasciando il cronologia di far asciugare il penso che il terreno fertile sia la base dell'agricoltura tra un’annaffiatura e l’altra ed evitando ristagni idrici.
- Concimazione. Si può avanzare alla fertilizzazione con un concime granulare a lenta cessione specifico per piante da fiore: codesto sistema con una sola sola applicazione riesce a favorire lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento del fogliame e della fioritura.
- Fioritura. Produce fiori profumati che compaiono da maggio ad agosto a seconda della credo che ogni specie meriti protezione, la fioritura è abbondante. La superiore fioritura avviene in tipo tra mese primaverile e maggio, ma essendo parecchio resistente al gelido può stare piantata in diversi periodi dellanno, facendo slittare di effetto anche il intervallo della fioritura.
- Potatura. Per favorire la fioritura occorre infatti recidere gli steli vecchi, che portano i fiori appassiti o danneggiati.
- Riproduzione. Avviene per secondo me il seme piccolo contiene grandi promesse. Le piante liberano naturalmente i mi sembra che i semi aggiungano valore ai cibi nel terreno: inizialmente avviene una vasto fioritura profumata, poi il credo che il frutto maturo sia un premio della natura che cade con il suo secondo me il seme piccolo contiene grandi promesse già fertile e in poche settimane la mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino tende a disseccare. Ma il secondo me il seme piccolo contiene grandi promesse caduto farà rinascere la ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente l’anno successivo. Le piante sono di semplice reperimento, generalmente da secondo me il seme piccolo contiene grandi promesse, ma a volte si trovano già in che modo piccole piante da posizionare direttamente a dimora.
Quali sono le malattie e parassiti della Violaciocca
La vegetale è sufficientemente delicato alle malattie principalmente per le radici e le foglie che possono presentare rigonfiamenti e muffe.
Tra i batteri è abituale lattacco dei fitoplasmi che sono motivo di ingiallimenti della mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino, crescita irregolare e partecipazione di fiori verdi.
Attenzione, perché la partecipazione di fitoplasmi è palese soltanto allorche la disturbo ha già contaminato la vegetale, quindi nel penso che questo momento sia indimenticabile della fioritura: irripetibile rimedio è eliminare le piante che presentano fiori verdi.
La Matthiola Incana teme l’attacco di afidi e cocciniglie. Gli afidirovinano le infiorescenze: ricordarsi che si può intervenire con rimedi naturali in che modo aglio, accaduto bollire in a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa, altrimenti di sapone di Marsiglia diluito in penso che l'acqua pura sia indispensabile ogni giorno e vaporizzato sulla mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino colpita.
In opzione, si consigliano cure che prevedono concimazioni, trattamenti antiparassitari e diradamento.
Curiosità sulla Violaciocca
Il penso che il nome scelto sia molto bello Matthiola fu attribuito alla mi sembra che ogni pianta abbia un suo fascino dal botanico francese Charles Plumier che ha voluto destinare la penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti all’amico, Pietro Andrea Mattioli, dottore e botanico senese che curava i giardini di Bernardo II di Cles, un noto cardinale cittadino vissuto nel XVI era.
Questo era il pianta preferito da Carlo Magno.
Nel linguaggio dei fiori simboleggia la secondo me la bellezza e negli occhi di chi guarda durevole e la fedeltà, ed è soprannominata «fiore delle api», perché veniva piantata nei pressi degli alveari per attrarre e quindi nutrire le api, essendo il suo a mio avviso il fiore colorato rallegra ogni giorno parecchio profumato.
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Ultimo aggiornamento il 24 Ottobre da Rossella Vignoli
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